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STRASCICObanchi di sarde
Le reti a strascico caratterizzano il sistema di pesca industriale più diffuso in Italia. Le imbarcazioni apporto alla produzione lorda vendibile nazionale. I poli produttivi più importanti si trovano nel Medio e Basso Adriatico e in Sicilia (con una elevata concentrazione nelle marinerie di Ancona, Pescara, Molfetta, Manfredonia e Mazara del Vallo), ma in tutti i litorali lo strascico incide in modo consistente sul tonnellaggio totale, essendo praticato da imbarcazioni di dimensioni segnatamente superiori alla media nazionale. La rete a strascico impiegata quasi ovunque è quella a divergenti, nelle sue varie versioni “all’italiana”, “francese” o “da gamberi tipo americano”, le ultime due assai meno conosciute. Molto meno frequenti le reti da traino a bocca fissa, come il rapido e la sfogliara: utilizzate principalmente nell’Alto e Medio Adriatico per la cattura delle sogliole, a livello nazionale hanno una diffusione di poco superiore all’1% della flotta. Ancora più rare le reti a grande apertura verticale (due o tre volte l’apertura di una rete normale). Tra i battelli strascicanti, esiste una consistente fetta di imbarcazioni con stazza inferiore alle 10 tonnellate di stazza lorda - spesso denominata come “piccolo strascico”. Le dimensioni di questa realtà produttiva variano lungo le coste italiane, con una frequenza più elevata nel Mar Adriatico e nello Ionio. Generalmente le imbarcazioni operanti con reti a strascico sono specializzate nell’uso di questo sistema, anche se non mancano casi di alternanza della pesca a strascico con attrezzi da posta, palangari, reti da traino pelagiche, reti da circuizione ed altri sistemi accessori, stimabili in alcune centinaia di unità.strascico